Albert Einstein
Albert Einstein
Intervista impossibile
Intervista impossibile
La 2A intervista Albert Einstein
- Bene, bene… abbiamo visite stasera! Chi siete?
Giacomo
Nina
- Noi… noi siamo gli studenti di questa scuola….
e cosa ci fate qui a quest’ora? Siete tanto studiosi da venire a scuola anche di notte?
Giacomo
- No, no… non c’è pericolo!
Ilario
- Figuriamoci!
- sapete, alla vostra età neanche a me piaceva la scuola, e nelle materie letterarie ero un disastro!
Matteo
- Sì, ricordo che lei è stato bocciato.
eh, sì, ma modestamente poi mi sono ripreso e sono diventato famosissimo!
Ilario
- Esatto, lei è quello che ha inventato la teoria della relatività!
Matteo
- Ma… come fa ad essere qui?
sono qui grazie ad un tunnel spazio-temporale, alimentato al plutonio B3
Giacomo
- Chiarissimo!
Nina
- Abbiamo capito tutto!
- bene, vedo che siete ragazzi intelligenti! Certamente conoscerete la mia teoria della relatività! E=
TUTTI
- mc2
Giacomo
- Scusi, ma non poteva tenerla per sé? Ora ci tocca studiarla, e non è per niente facile!
Ilario
- Lo sa che abbiamo visto un film sulla sua vita?
Giacomo
- Già, e ora ci tocca pure farci la relazione!
Matteo
- Sei il solito idiota! Abbiamo davanti Albert Einstein e tu fai queste figurette!?
Nina
- Ragazzi, approfittiamo per fargli delle domande!
- risponderò con piacere… forza! Avanti con la prima!
Ilario
- Come si è sentito dopo aver visto che l’energia nucleare è stata usata per le bombe?
- Sono stato malissimo, e sto male tutt’ora… mi sento responsabile di tutte quelle morti!
Matteo
- Come pensa che sarà la prossima guerra mondiale?
- beh, la prossima non saprei, ma quella successiva sono sicuro che si combatterà con i bastoni di legno, indossando pelli di leopardo!
Nina
- Perché usava quei simboli strani, nelle sue formule?
- prima di tutto perché così nessuno mi poteva copiare e questo era di fondamentale importanza durante il regime, e poi anche per semplificarmi la vita…
Giacomo
- E per complicarla a noi!
Ilario
- Ma ti riesce di restare serio? (e gli dà una gomitata) Fagli una domanda, forza….ma seria!!!
Giacomo
- Ecco, sì, una domanda ce l’avrei…. Mi può dare l’indirizzo del suo barbiere?
- eh, mi dispiace…. Non è merito del barbiere… ma della grande scossa che ho preso durante un esperimento…. Scusate, ragazzi, ma devo tornare dentro al mio ritratto: la luce ha attivato la mia presenza, ma ora è tempo di andare… ciao!